Food photography a 300 km/h

Posted on December 16, 2014 in On assignment

La carrozza Club di Italo Treno dispone di soli 19 posti organizzati in un’area “open space”, per 11 Viaggiatori, e in due Salotti acquistabili esclusivamente “a corpo”, ciascuno fino ad un massimo di 4 posti. Le poltrone sono Frau, in pelle.

Il menú di Italo si basa sulla qualità degli ingredienti. Le ricette, a base regionale e con frequenti rotazioni, sono preparate dagli chef di Eataly a terra, senza bisogno di essere cucinate a bordo. Insieme a loro, Italo ha selezionato menu che utilizzano ingredienti stagionali e naturali, senza nessun additivo o conservante chimico. Le ricette sono preparate in contenitori di vetro, per garantire il massimo della qualità e dell’igiene. Due le varietà di menu, Gustoso e Orto, confezionati nell’Italobox, a cui si aggiungono lo Spuntino Salato, lo Spuntino Ghiotto e la Colazione, confezionati nell'Italosnack.

Una vista dal Grand Hotel Vesuvio

Dal 1882 il Grand Hotel Vesuvio è la casa napoletana dei viaggiatori e delle celebrità di tutto il mondo.

Nel cuore della città, unico 5 Stelle Lusso sul lungomare di Napoli, dispone di 160 camere con 21 suite, due ristoranti panoramici, fitness club con piscina coperta, servizio d’imbarcazione privata.

Giovanni Marzano, chef al Ristorante Caruso

Il ristorante del roof-garden così come una suite (successivamente occupata da Luciano Pavarotti) è intitolato a Enrico Caruso. Il tenore fu ospite affezionato dell'albergo che amava definire come "la sua casa napoletana" e vi trascorse, tornato a Napoli gli ultimi anni della sua vita.

Curiosamente, Caruso non cantò mai a Napoli se non per la sua prima al San Carlo, quando fu sommerso dal fragoroso dissenso del pubblico. L'insuccesso di pubblico e di critica di quella sera del 1901, indusse il grande tenore a giurare di non cantare mai più nella sua città, promessa che mantenne.

Questo articolo sarà pubblicato sulla rivista giapponese Richesse nel numero di primavera